
Uno dei numerosi momenti al campo di baseball.
Secondo film di Kitano, è per certi versi il suo vero esordio, essendo il primo che ha scritto da solo.
Si viaggia già su livelli altissimi, a mio parere. Personaggi afasici, il baseball, le scene in spiaggia, la yakuza, i tipici controtempi kitaniani: non manca niente di quanto si troverà nei suoi lavori successivi, forse più maturi.
Bizzarro e originale ma mai oscuro, narra la piccola vendetta di un ragazzino non troppo sveglio nei confronti di alcuni membri della mafia giapponese con cui si è scontrato in modo casuale. Nella seconda parte entra in scena Kitano stesso, nei panni di un gangster di mezza tacca violento, pazzo, infantile e sessualmente ambiguo. Una caratterizzazione estrema, di quelle che restano impresse nella memoria.
Da segnalare la spassosa sequenza del cosiddetto yubitsume, la rituale amputazione del dito mignolo in segno di sottomissione all'organizzazione. Anche il finale esplosivo - letteralmente - è un bel pezzo di cinema.
Rivisto nell'ottimo dvd Rarovideo.
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