Storico noir diretto da Fritz Lang.
L'avevo visto molti anni fa, e non ricordavo granché. La storia è quella dello sbirro che combatte un'organizzazione criminale quasi da solo, dato che il capo della polizia è colluso con i malviventi. Quando gli ammazzano pure la moglie, l'uomo non ci vede più e decide di fare giustizia ad ogni costo.
Forse non un capolavoro come molti scrivono, ma il film è bello e funziona a puntino. Glenn Ford è bravo, anche se personalmente - parlando della versione italiana - avrei preferito sentire Cigoli su di lui e Sibaldi sul suo antagonista, invece del contrario. Fantastico Lee Marvin come cattivo, mentre Gloria Grahame è il deus ex machina della trama.
La scena della moglie che accende la macchina al posto del marito e ci resta secca tornerà in diversi altri film, da Il padrino a Tony Arzenta. Memorabile lo scambio di battute tra Ford e la ormai agonizzante Gloria Grahame: "Credi che morirò?" chiede la ragazza. "Se ti dicessi che vivrai cent'anni, non mi crederesti" risponde lui. Cinismo da noir.
Visto in una ottima copia rimediata fortunosamente.

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