Sontuoso noir di Fritz Lang con un memorabile colpo di scena finale.
Edward G. Robinson è uno stimato professore universitario che una sera uccide uno sconosciuto per legittima difesa. L'uomo decide di far sparire la vittima per evitare guai, dato che molte circostanze potrebbero essergli contestate in un eventuale processo. Il cerchio sembra stringersi contro di lui in modo inesorabile, cosa classica nel noir; ma alla fine il timido professore ne uscirà senza problemi.
Storico titolo di Lang, che avevo già visto più di 25 anni fa grazie alla messa in onda notturna di Fuori Orario. Non ricordavo molto, ma mi era rimasta impressa la sequenza con Robinson addormentato sulla sua poltrona. Il film è costruito in modo impeccabile, specialmente nella prima ora, e giunge ad una svolta finale che oggi sarebbe forse improponibile, ma che qui funziona in modo egregio.
Rivisto in una ottima copia rimediata fortunosamente, con il doppiaggio italiano d'epoca che chiama tutti i personaggi all'italiana: Franco, Guglielmo, Riccardo e così via.

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