
"Attento alla solitudine, David..."
Secondo film di Bergman, girato dopo l'insuccesso di Crisi.
Racconta la vicenda di due giovani sbandati che si incontrano alla stazione e in breve tempo si innamorano. Decidono di andare a vivere insieme e anche di sposarsi, ma lui è un ex detenuto, mentre lei è già incinta di un altro uomo, quindi i problemi non mancheranno.
Un bel film, gustoso da seguire anche se il mix tra dramma e commedia non è sempre equilibrato. Bergman dimostra già una discreta padronanza nel descrivere personaggi e situazioni cupe, mentre quando passa ad un tono più leggero e scanzonato il film perde qualche colpo, a mio gusto personale.
Un misterioso narratore onnisciente introduce la vicenda, e in qualche modo la risolve anche vestendo i panni dell'avvocato difensore dei due ragazzi, finiti in tribunale. Finale dal sapore vagamente chapliniano, con i due protagonisti incamminati verso un futuro ancora tutto da scrivere.
Rivisto dopo qualche anno nel buon dvd italiano RHV, in svedese con sottotitoli italiani.
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