Miniserie televisiva Rai in tre puntate tratta da un bel romanzo di Piero Chiara.
Il balordo del titolo è Anselmo Bordigoni, interpretato dal grande Tino Buazzelli. Quasi afasico, fa il maestro elementare in un piccolo borgo del lago Maggiore durante il ventennio, ma la sua completa indifferenza al fascismo e ad alcune convenzioni sociali gli costano una condanna a tre anni di confino. Da lì partiranno altre avventure, improbabili quanto divertenti, fino al suo trionfale ritorno al paese nel 1945.
Narrata con garbo dalla voce fuori campo di Renzo Palmer, è una miniserie gustosa, soprattutto per il materiale originale ma non solo. Buazzelli è straordinario nel dar vita ad un uomo che praticamente non apre mai bocca, lavorando soltanto di fisico e di espressività. Variegato il cast di contorno: non tutti gli attori sono centrati (vedi Teo Teocoli doppiato da Carlo Reali), ma nel complesso mi sento di promuovere il casting.
Molto orecchiabile la musica del maestro Luis Bacalov, belli gli esterni lacustri. La parte ambientata al sud invece è stata girata fuori Roma, al solito. Tra i vari luoghi riconoscibili si vede anche Villa Noseda, a Lesa:
Visto nel doppio dvd Rai.


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