
George C. Scott è Harry Grimes.
Notevole noir con venature action.
George C. Scott è il classico vecchio malavitoso che torna in azione dopo nove anni per dare un senso alla sua vita ormai vuota, dopo la morte del figlioletto di soli tre anni. Viene ingaggiato per aiutare un evaso e la sua ganza a passare il confine tra Spagna e Francia, ma non sarà così facile.
Iniziato da John Huston e passato poi nelle mani del più malleabile Fleischer, è un prodotto tecnicamente di prim'ordine: fotografia di Sven Nykvist, musiche (splendide) di Jerry Goldsmith. La sceneggiatura non riserva colpi di scena particolari, ma segue un suo percorso lineare e coerente, senza svolazzi. Il rapporto sentimentale tra Scott e la ragazza è ben descritto, con momenti di vivido realismo quasi inaspettati.
Pieno di lunghi inseguimenti in auto molto ben realizzati, ha almeno un tocco di classe da cinema di prim'ordine: l'ultimo respiro del protagonista, che giunge in sincronia con la sua auto che si spegne, come lui, per sempre. Gran film, da rivedere.
Visto in una copia rimediata da Youtube.
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