Vecchio film di Totò che non avevo mai visto.
Divertente, soprattutto nella prima metà. Il comico napoletano interpreta un avarissimo barone che nasconde una cassetta piena di oro e gioielli, metà dei quali sarebbero destinati teoricamente al Comune per la costruzione di una scuola. I notabili del paese escogitano così un complicato piano per far confessare al barone dove tenga nascosto questo tesoro.
La struttura è teatrale, ma il film è diretto comunque con un certo respiro cinematografico da Bragaglia. Originale - anche se un po' tirata per le lunghe - la sequenza di Totò all'inferno, che in realtà pare fosse una solfatara di Pozzuoli.
Visto in una ottima copia rimediata fortunosamente.

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