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| Tognazzi e la Sandrelli. |
Ugo Tognazzi in quest'opera di Germi oggi pressoché dimenticata.
Il protagonista è un tipo particolare, nell'Italia di metà anni Sessanta: ha infatti due famiglie e sta per metterne su addirittura una terza. Tre donne e sei figli complessivi, che in qualche modo l'uomo riesce a mantenere senza problemi.
La storia viene narrata quasi interamente in flashback, con il protagonista che parla con un prete (Gigi Ballista), il quale rimane allibito. Finale abbastanza prevedibile, con Tognazzi che non regge più allo stress e ci resta secco. Amen.
Buon film. La materia viene trattata con leggerezza ma senza umorismo: a differenza del precedente Signore & signori, qui non si ride mai. Buon senso del ritmo, regìa impeccabile e la consueta scelta delle facce giuste anche per i ruoli minori. Stupisce, in particolare, l'aver preso una specie di sosia di Ricky Tognazzi per il ruolo del figlio diciassettenne, che tra l'altro si chiama proprio Riccardo anche nel film.
Fin troppo palesi i rimandi alla situazione famigliare di Vittorio De Sica, che penso non avrà apprezzato molto.
Visto in una pessima registrazione da Raiuno, che avrà almeno 35 anni.

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