Scialbo dramma carcerario con Robert Redford nei panni di un cazzutissimo generale dell'esercito che deve scontare 10 anni di galera per aver disobbedito a un ordine, causando otto morti tra i suoi uomini.
Il film sa di già visto fin dall'inizio, e gli sviluppi narrativi sono discutibili: la sceneggiatura è piena di buchi, e giunge ad un finalone ridicolo, più adatto a un videogioco.
Redford, che come attore non è proprio il massimo della vita, è troppo vecchio per il ruolo: vederlo mentre sposta una tonnellata di pietre sotto il sole fa sorridere. James Gandolfini è il direttore del penitenziario, e se la cava bene in un ruolo scritto coi piedi.
È davvero un peccato che il film scada nella baracconata più assurda nell'ultima mezz'ora, perché si poteva almeno salvare in corner. Cercherò comunque di dimenticarlo quanto prima, personalmente.
Visto in una ottima copia rimediata in modo fortuito.

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