27 marzo 2021

I pinguini ci guardano (Guido Leoni, 1955)

L'uomo, la leggenda: Turi Pandolfini.
 

"Questo non è un film, questo è un manicomio!", dice a un certo punto Isa Miranda; quando si dice la consapevolezza. Bizzarro oggetto riemerso dall'oblio dopo decenni grazie alla messa in onda su Cine 34. Girato all'inizio del 1955 ma uscito nelle sale solo a luglio del '56, è opera dell'ineffabile Guido Leoni, pessimo regista e futuro responsabile di adattamenti/stravolgimenti di film e serie tv straniere (La tata, Niente di grave... suo marito è incinto, molti film di Stanlio e Ollio eccetera). Non è proprio un film, ma più un collage di scenette che dovrebbero far ridere. In sostanza ci sono minuti e minuti di sequenze degli animali dello zoo di Roma con appiccicato sopra un doppiaggio che li fa parlare in modo ironico, quantomeno nelle intenzioni. Il tutto inframmezzato da siparietti con attori in carne e ossa, gente del calibro di Rascel, Panelli, Modugno, Ave Ninchi eccetera: ma il livello resta basso. E sentire la voce di Arnoldo Foà che doppia una foca mette davvero tristezza.

C'è da riconoscere comunque a Leoni una certa fantasia, oltre che una faccia tosta rara. Per fortuna nel film c'è il grandissimo Turi Pandolfini, che regala alcuni momenti spassosi. 

Trasmesso da Cine 34.

Nessun commento:

Posta un commento

In una notte di chiaro di luna (Lina Wertmüller, 1989)

La splendida Nastassja Kinski. Il virus HIV secondo la Wertmüller in quest'opera dal titolo stranamente breve. Rutger Hauer è un giornal...