10 maggio 2021

Trastevere (Fausto Tozzi, 1971)

Lo spettacolare lato B della Schiaffino.

Unica regìa dell'attore Fausto Tozzi, questo Trastevere è un film che mette forse troppa carne al fuoco.

I personaggi sono tantissimi, e qualche attore (come Manfredi, peraltro orrendamente parruccato) è ben poco adatto al ruolo, come se fosse stato scelto solo per avere un nome sulla locandina e fare noleggio. Anche l'ottimo Caprioli che parla faticosamente romanesco lascia un po' perplessi.

C'è poi la matrona Regina, vera protagonista del film: l'aver scelto un'attrice non italiana stupisce, anche se la donna aveva senza dubbio il fisico adatto alla parte. Purtroppo l'aver recitato in inglese azzoppa almeno in parte tutto il lavoro fatto al doppiaggio, con un effetto straniante e fastidioso.

Molte parti sono gustose, ma il grottesco è spinto in modo eccessivo, non controllato. Qualche momento di filosofia spiccia e un po' di pasolinismo nella descrizione del sottobosco trasteverino (ovviamente traboccante di ladri, froci e mignotte) completano il quadro. Comunque un film interessante, da rivedere.

Visto su RaiPlay in una copia tagliata, e anche in modo maldestro.

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