28 marzo 2022

Quelli della calibro 38 (Massimo Dallamano, 1976)

Il commissario impartisce i primi ordini.

Ho rivisto dopo anni questo discreto poliziesco di Dallamano, purtroppo al suo ultimo film; il bravo regista morirà infatti a pochi mesi dalla sua uscita.

Impossibile non apprezzare una pellicola la cui prima battuta è "Marsigliese, arrenditi!". Trainata dalla bella musica di Stelvio Cipriani, racconta il duello tra un commissario e uno spietato bandito, che a inizio film non esita a uccidere sbrigativamente la moglie del poliziotto per vendicarsi dell'assassinio del fratello.

La vicenda di per sé comunque non è il massimo della vita: questa squadra speciale messa su in fretta e furia non funziona mai davvero, e anche le sequenze acrobatiche dell'equipe di Sergio Mioni non sono tra le migliori del genere. Si salva solo la celebre scena della 127 rossa che sale su un treno-bisarca, ma come è noto quella parte del film venne riciclata da uno spot pubblicitario Fiat, farina del sacco del leggendario Remy Julienne.

Il cast è composito. Bozzuffi fa quello che deve, e Rassimov è perfetto per il ruolo, con quella faccia. Carole André è messa dentro giusto per avere un volto femminile, ma fa davvero poco e il pessimo doppiaggio italiano non la aiuta, anzi.

Visto nell'ottimo bluray Arrow.

 

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