18 aprile 2022

Tara Pokì (Amasi Damiani, 1971)

Il momento-clou del film.

Incredibile mix tra il dramma banditesco e lo spaghetti western messo in piedi da Amasi Damiani nel 1971.

Protagonista è Mino Reitano, qui al suo primo film: interpreta Mico Sarrabanda, un giovane picciotto calabrese che accoppa un boss che gli aveva mancato di rispetto (ah!). Poi ammazza pure il figlio maschio del boss, tanto per completare il lavoro. A quel punto, pur essendo innamorato della bella Tara Pokì, rispettivamente figlia e sorella dei due uomini che ha ucciso, deve scappare in America per sfuggire all'inevitabile ritorsione della cosca.

Il che porta al brusco stacco che avviene dopo 45', con il giovane Mico che sbuca dal nulla nel classico villaggio western romano e diventa in quattro e quattr'otto un bounty killer, lavorando per un'organizzazione di italiani emigrati capeggiata da Pedro Sanchez. 

Se si riesce a lasciare la logica in un cassetto, il film è notevolissimo: probabilmente il capolavoro di Damiani. L'impianto narrativo è sgangherato, gli attori sono mediocri se non terribili, i dialoghi spesso fanno sorridere per la loro ingenuità; eppure c'è qualcosa di affascinante, fors'anche di malsano, in questa epica storia di vendetta. Anche la colonna sonora, firmata da Reitano stesso insieme ai suoi fratelli Franco e Domenico, è bellissima. Il main theme La leggenda di Tara Pokì, con l'assolo di tromba di Nini Rosso, è già entrato nella storia del cinema italiano di serie Z.

C'è da aggiungere che fino a pochissimo tempo fa il film sopravviveva solo in una copia pressoché inguardabile, derivata da una preistorica vhs australiana per emigrati italiani; recentemente, è sbucato a sorpresa nel catalogo di Infinity, in una versione perfetta e con il finale originale, misteriosamente mancante nella videocassetta, con la giovane Tara Pokì che raggiunge il suo spasimante nel West solo per poterlo accoltellare durante il loro matrimonio. La vendetta è così servita.

La prima parte del film è stata girata in Calabria. Tra i vari luoghi, si riconosce la chiesa dell'Immacolata di via Roma a Taurianova:


Visto su CineDark, sotto-sezione di Mediaset Infinity.

Nessun commento:

Posta un commento

In una notte di chiaro di luna (Lina Wertmüller, 1989)

La splendida Nastassja Kinski. Il virus HIV secondo la Wertmüller in quest'opera dal titolo stranamente breve. Rutger Hauer è un giornal...