21 ottobre 2022

Una tomba per le lucciole (Isao Takahata, 1988)

Le lucciole rischiarano la notte.

Triste, commovente film giapponese ambientato negli ultimi mesi prima della fine della guerra, nell'estate del 1945.

La storia è quella del quattordicenne Seita e della sua sorellina Setsuko. I due si trovano in mezzo alla strada dopo che la loro casa è stata distrutta da un bombardamento, nel quale è morta anche la madre.

L'animazione forse non è al più alto livello, specie se paragonata ai coevi film diretti da Miyazaki, ma il film funziona benissimo fin dalla sequenza di apertura, quando il protagonista dichiara di essere morto. Parte quindi il flashback relativo ai mesi precedenti, in cui tutto quello che potrebbe umanamente andare storto, va storto: guerra, bombardamenti, genitori uccisi, casa distrutta, povertà, malattia, botte, fame, deperimento e così via.

C'è una notevole, direi poetica profondità nella descrizione delle vicissitudini di questi due fratelli, che ne passano di ogni in un contesto particolarmente sfortunato. Arduo non commuoversi, almeno un poco. Bellissime le musiche. Anche il finale è di alto livello.

Visto in una copia di provenienza ignota, che per mia somma fortuna presentava il primo doppiaggio italiano, e non quello dovuto alla successiva opera di riadattamento dell'inqualificabile Gualtiero Cannarsi.

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