23 novembre 2022

La casa senza tempo (Andrea Forzano, 1943)

Uno dei rari esterni del film.

Fantasioso giallo italiano ambientato in una Spagna fittizia come d'abitudine.

Rossano Brazzi è un aviatore che sta mettendo a punto un nuovo, rivoluzionario motore per gli aerei. Un giorno incontra, per strada, una bella ragazza (Vivi Gioi) insieme alla madre, e le salva quando stavano per essere investite da un'automobile di passaggio, accompagnandole poi nel loro appartamento. Quando l'uomo torna in quella casa, tre giorni dopo, la trova però deserta e abbandonata, piena di polvere e ragnatele. Anche il portiere dello stabile conferma che le due donne sì, abitavano lì, ma sono morte ormai da più di 20 anni e la casa è rimasta sempre vuota da allora.

L'uomo ha avuto le traveggole? O forse ha visto due fantasmi? No, c'è dietro un piano complesso, escogitato da alcuni cattivoni per far sparire le due donne, che sanno troppe cose, e nel contempo non insospettire troppo Brazzi.

Se la trama sembra assurda, e francamente lo è, è anche perché il film venne girato prima dell'armistizio e rimaneggiato poi per poter uscire nel 1945, a guerra finita. Di conseguenza i cattivi del film, che pure hanno nomi russi, diventano "nazisti" nel doppiaggio.

Il film è bello, avvincente e bizzarro il giusto. Le modifiche che subì sarebbero molto interessanti da approfondire, oltretutto.

Visto in una copia registrata da Tele +1.

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