Suor Angela in tutto il suo splendore.
Rarissimo dramma erotico firmato da Tiziano Longo.
Lui è un chirurgo, lei una suorina che lavora in ospedale. Dopo mezz'ora di sguardi concupiscenti e paroline dolci, scatta finalmente la scintilla, e i due si accoppiano. Poi lei ci ripensa, vorrebbe fare un passo indietro; ma lui insiste e i due convolano a nozze. Lei però è molto inibita sessualmente, e a lui la cosa non garba granché: urgono provvedimenti.
Storiella banale, regìa elementare e lunghe sequenze girate in sala operatoria che annoiano non poco. Comunque, visto il nome del regista, pensavo peggio: il film regge discretamente per tre quarti, sprofondando nel prevedibile baratro della stupidità solo nell'ultima parte, con la festicciola hippy a casa dei due protagonisti, Jean Sorel e Simonetta Stefanelli. Sorel, l'Alain Delon dei poveri, è il solito stoccafisso; la Stefanelli invece è bella come il sole e tanto basta.
La copia che ho avuto la fortuna (?) di visionare è un composite della versione CSC (ultra-cut) con insertate le sequenze erotiche (tutte? E chi lo sa) prelevate da un pessimo master in lingua spagnola.
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