Don Salvatore mette finalmente le cose a posto.
Storico titolo del mai abbastanza rimpianto trio Merola/Brescia/Ippolito.
Dopo un terrificante inizio con l'interminabile canzone di Lucia Cassini durante la classica scena conviviale, un gruppo di banditi irrompe nel salone per rapinare tutti, uccidendo poi moglie e figlio di don Salvatore Savastano (Merola). L'uomo è distrutto, e decide di continuare a vivere solo per potersi vendicare.
Commistione tra revenge movie e sceneggiata, con qualche puntata nella farsa francamente eccessiva: le sequenze con Lucio Montanaro e Leopoldo Mastelloni sono anche simpatiche, ma stridono non poco col resto del materiale e soprattutto sono luuunghe come la fame.
Merola (doppiato da Peppino Rinaldi) è perfetto nel ruolo del contrabbandiere di sigarette dal cuore d'oro, pronto a tutto pur di mettere sottoterra i quattro balordi che gli hanno accis moglie e figlio. La storia procede speditamente, anche grazie alla potente OST del maestro Alfieri, qui al suo meglio.
Entrata nella leggenda la sequenza in cui Merola arriva nella bettola dove i quattro rapinatori si sono rifugiati e ne accoppa tre in slow-motion, prima di partire con l'inseguimento a Totonno 'o pazzo tra gli scafi blu. Wow.
Visto nel solito dvd Rarovideo.
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