01 aprile 2023

Guapparia (Stelvio Massi, 1984)

Mario Merola in una bella inquadratura.

Gli ultimi sgoccioli della sceneggiata hanno prodotto questo film, diretto svogliatamente da uno Stelvio Massi altrove ben più a suo agio.

Questo Guapparia, sceneggiato basandosi su una famosa canzone napoletana di inizio Novecento, sconta due grossi difetti già in partenza. Primo: una storia del genere era totalmente anacronistica nel 1984. Secondo: la presa diretta, che in pratica uccide il film. Se fosse stato doppiato come quasi tutti i film precedenti di don Mario, sarebbe stato potabile, secondo me. Invece all'imperizia tecnica (audio che rimbomba, frasi qua e là inascoltabili) si assomma un livello recitativo medio da dopolavoro ferroviario.

Il discorso chiaramente non vale per il cast principale: Ida Di Benedetto, Ria De Simone, Marzio Onorato ed Ernesto Mahieux se la cavano senza grossi problemi, aiutati dal loro bagaglio tecnico. E poi c'è Merola, ovviamente. Spiace dirlo, ma quando finge di essere ubriaco muove più al sorriso che non alla commozione, come dovrebbe essere vestendo i panni di un uomo d'onore che si riduce a triste macchietta. Gran finalone coltello alla mano, come ci si aspettava del resto.

In sostanza il film parte malissimo, migliorando poi col passare dei minuti.

Visto su RaiPlay, in una ottima copia molto migliore di quella presente nel dvd italiano.

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