Primo film di Salvatore Samperi, interessante ma invecchiato abbastanza male, rispetto ad alcuni suoi lavori successivi. All'epoca però ebbe un enorme successo commerciale, lanciando di fatto la sua carriera.
Lou Castel riprende in pratica il suo ruolo de I pugni in tasca, con qualche variazione. Il suo personaggio è decisamente antipatico, e questo non aiuta molto a mio parere: del resto anche Ferzetti è imprigionato in un ruolo stereotipato e poco interessante. Molto più vivido il personaggio di Lisa Gastoni, la zia del titolo. Una zia che tutti quanti avremmo voluto avere, peraltro.
Una certa lentezza comunque si fa sentire: i discorsi sul Vietnam rendono il film datato. A tenere desto lo spettatore provvede la splendida, bizzarra musica di Ennio Morricone, fin troppo invasiva: praticamente riparte ogni 30 secondi, cosa abbastanza inusuale e che il maestro non amava particolarmente, se ben ricordo.
Visto in una copia di origine ignota, con un leggero ma fastidioso fuori sincrono.
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