Grande successo di pubblico per questa commedia grottesca, che lanciò la coppia Giannini-Melato.
Non amo affatto lo stile di Lina Wertmüller: per i miei gusti è sempre eccessivo, dai toni troppo caricati. Qui la storia è anche piacevole da seguire, diciamo per la prima mezz'ora, fino a quando Giannini non torna in Sicilia insieme alla Melato. Da lì il film perde colpi e diventa francamente noioso.
Pur non privo di una certa grazia registica, specialmente in alcune sequenze girate in una Torino fredda ed ostile, il film è deludente. Affronta temi importanti, come il caporalato, la sicurezza sul lavoro e l'intreccio tra mafia e politica, ma tutto è troppo schematico per essere credibile. Giannini e la Melato sono molto bravi, anche recitando così tanto sopra le righe. Idem Turi Ferro, che dà vita a cinque o sei variazioni dello stesso personaggio, mentre Agostina Belli è sprecata.
Visto in una copia di origine ignota, di ottima qualità video ma con un audio basso e talvolta arduo da comprendere, dato che molti personaggi berciano perlopiù in dialetto.
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