20 gennaio 2024

Italia: ultimo atto? (Massimo Pirri, 1977)

L'impassibile maschera di Marcella Michelangeli.

Cupo dramma fantapolitico, girato in un anno nel quale il nostro cinema toccò il vertice del suo pessimismo.

La storia, narrata in flashback, vede tre giovani terroristi che vanno ad uccidere il ministro dell'Interno, nonostante la loro organizzazione abbia deciso all'ultimo momento di non procedere. Ma i tre sono ormai troppo coinvolti per fare un passo indietro.

Film sghembo: il livello tecnico dell'operazione non è all'altezza delle ambizioni. La regìa perde colpi, il montaggio confonde lo spettatore e c'è troppo materiale di repertorio mischiato al girato vero e proprio: cortei, manifestazioni, auto date alle fiamme eccetera eccetera.

Si sprecano frasi apodittiche che fanno soltanto sorridere, oltretutto messe in bocca ad attori inadeguati (Merenda) o inespressivi al massimo della potenza: la povera Marcella Michelangeli attraversa tutto il film con la stessa espressione inebetita. Più divertente il personaggio interpretato da Andrea Franchetti, che sembra uscito da un altro film ma pazienza, almeno permette qualche pausa nel tono complessivamente fin troppo plumbeo della pellicola.

Piccolo ruolo per Nello Pazzafini, uno dei due picchiatori che tentano inutilmente di fermare Merenda. Tremenda la musica di Lallo Gori, che sembra più adatta ad un porno di Mario Bianchi.

Visto in una copia cosiddetta composite, presa da RaiMovie ma con alcune sequenze colà mancanti integrate da videocassetta.

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