Bronson va a timbrare il cartellino.
Ultimo capitolo della saga, ed ultimo film di Bronson in generale.
Paul Kersey ha ormai più di 70 anni, e la cosa si
vede tutta: dopo quasi 50 minuti non ha ancora steso
nessuno. Che delusione. Oltretutto, quando finalmente si mette al
lavoro, non usa nemmeno più la pistola, ma ammazza con il veleno o con
una bomba nascosta dentro un pallone da calcio.
Stavolta il nostro eroe si mette contro una gang di malavitosi italo/irlandesi, che gestiscono un racket in città. Tutto resta abbastanza fumoso, ma poco importa. Kersey ovviamente ha una nuova fidanzata, ed altrettanto ovviamente la poverina non farà una bella fine.
Si tratta di un onesto tv-movie anni Novanta: già meglio
del quarto episodio, quindi. Il cast è discreto, e nella sua
cialtroneria di fondo il film può persino divertire. Anche il doppiaggio
italiano sale di livello rispetto ai due precedenti: su Bronson qui c'è
Glauco Onorato.
Tra le stramberie della trama, il killer perseguitato dalla forfora: un vero unicum nel genere.
Visto in una ottima copia muxata: tutt'altra cosa rispetto alle videocassette puzzone che si trovavano in giro tempo fa.
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