Mediocre regìa di Manfredi, anche protagonista insieme ad Eleonora Giorgi.
Il film ebbe una gestazione travagliata, passando dalle mani di Alberto Lattuada a quelle di Manfredi a riprese già iniziate. Le sequenze del carnevale, che oltretutto sono mischiate al resto del materiale in modo maldestro, furono girate da Giuliano Montaldo diverso tempo prima. Insomma una grande confusione, e un notevole sforzo per produrre qualcosa di così modesto.
La coppia Manfredi-Giorgi è banale e non funziona per niente. Lei poi è completamente inadatta a sostenere un doppio ruolo fatto di sfumature e finezze recitative che non ha mai posseduto. E sentirla recitare in dialetto veneziano è una tortura. Anche il pur bravo Carlo Bagno è fuori ruolo nei panni di un libraio 85enne (ma perchè?), mentre si salva il grande Georges Wilson, doppiato da Sergio Graziani.
La crisi coniugale dei due protagonisti è raccontata in modo piattissimo, con diverse volgarità (nei dialoghi) del tutto evitabili e il nudo integrale - di schiena - della Giorgi come unico momento notevole della pellicola.
Visto in una ottima copia rimediata fortunosamente.

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