28 luglio 2024

Uccidete il vitello grasso e arrostitelo (Salvatore Samperi, 1970)

Una scena al cimitero.

Apologo di Samperi girato nella sua Padova.

L'inizio è lento, e un po' tutto il film soffre di una certa staticità, pur essendo ben diretto tecnicamente. La storia è quella di due fratelli contro, il giovane Maurizio Degli Esposti (bravo, e sparito dopo pochi anni) e il più vecchio Jean Sorel (il solito pesce lesso). C'è in ballo l'eredità del babbo appena defunto, forse assassinato e forse no. Sullo sfondo, la vita di una ricca famiglia di provincia, tra malignità e privilegi.

Bella colonna sonora di Ennio Morricone, ottima fotografia di Franco Di Giacomo, ma il film è pesantuccio e non completamente risolto.

Visto in una splendida copia in alta definizione, presa non so dove.

 

25 luglio 2024

All'onorevole piacciono le donne (Lucio Fulci, 1972)

Buzzanca nei panni del futuro presidente Puppis.

Scatenata farsa erotica fulciana con Lando Buzzanca in stato di grazia.

Film che ebbe notevoli traversìe censorie, com'è facilmente intuibile: il Giacinto Puppis di Buzzanca è palesemente ispirato al ministro democristiano Emilio Colombo, anche se Fulci ha sempre negato la cosa.

La storia procede in modo svelto, il cast è centrato anche nei ruoli minori e c'è un umorismo caustico ed anticlericale che permea tutta la narrazione. Forse Fulci qua e là esagera nei toni, facendosi prendere un po' la mano come del resto gli accadeva anche nei suoi thriller ed horror, ma pazienza.

Fantastico Renzo Palmer come frate romanaccio, ma tutto il cast fa la sua figura, compreso lo spettacolare reparto femminile: Laura Antonelli, Agostina Belli, Anita Strindberg ed Eva Czemerys.

Visto in una copia derivata - credo - da un bluray estero.

24 luglio 2024

L'incendio di Chicago (Henry King, 1937)

La quiete prima della tempesta.

Vivace dramma famigliare sullo sfondo del famoso incendio che distrusse mezza Chicago nel lontano 1871.

Film bello fin dalla prima sequenza, che vede il carro con sopra la famigliola che sta per arrivare in città quando il babbo muore per uno sfortunato incidente. La storia segue poi le vicende di tre fratelli, ma i veri protagonisti sono soltanto due di loro: Tyrone Power e Don Ameche. Fratelli contro, ovviamente: mentre il primo è un arrivista apparentemente senza scrupoli, il secondo incarna i valori del self-made man yankee da manuale, e diventa addirittura sindaco. Lo scontro tra i due raggiunge il suo acme proprio durante l'incendio, che occupa solo gli ultimi venti minuti e fu realizzato con grande dispendio di mezzi e notevole senso dello spettacolo. 

Film gradevole, ben recitato e persino divertente qua e là, sconta però la presenza di tre-quattro canzoni e balletti che spezzano notevolmente il ritmo.

Visto nel dvd italiano 20th Century Fox.

19 luglio 2024

Il racconto dell'ancella (Volker Schlondorff, 1990)

L'ancella in rosso, la moglie in blu.

Dramma distopico vagamente orwelliano, diretto con mano pesante da un regista tedesco in trasferta hollywoodiana.

In una società segnata dalla guerra civile e da un misterioso evento che ha reso sterile il 99% delle donne, la giovane Kate viene scelta per diventare madre, dando un figlio a un pezzo grosso dell'esercito già avanti con gli anni (l'eterno Robert Duvall).

Film curioso, ma stringi stringi poco interessante. Il cast mescola grandi nomi (Duvall, Faye Dunaway) con volti un po' scialbi come quello della protagonista, Natasha Richardson. La storia gira a vuoto, l'atmosfera non funziona e anche visivamente il film non riesce a rendere il clima plumbeo in cui si muovono in teoria i personaggi. Insignificante anche la musica di Ryuichi Sakamoto.

Visto nel dvd italiano Sinister.

16 luglio 2024

Il clan dei francesi (Robert Enrico, 1972)

Reggiani a tavola.

Bel noir francese con Serge Reggiani protagonista. Il titolo originale (Les caïds) vuol dire più o meno "I capi".

C'è un colpo a una banca che va storto: due banditi restano uccisi, e quello che si salva (Reggiani) inizia una complicata fuga, dovendo anche aiutare il giovane Jock, che per qualche motivo ha preso in simpatia, forse perché vede in lui un possibile erede, chissà.

Film di ottimo livello. Costruito come si deve, mostra con passione temi classici quali l'amicizia virile e il senso dell'onore tra criminali. Ottimo il cast, con Michel Constantin e il grande Jean Bouise. Sempre notevoli gli stunt curati dall'equipe di Remy Julienne, mentre la musica di François de Roubaix si sente poco, ed è un peccato perché è bellissima.

Da sottolineare la splendida sequenza ambientata nelle fogne sotto la banca, con Reggiani e Constantin braccati ed impauriti, costretti a bruciare alcune banconote per riuscire ad orientarsi nel buio più completo.

Visto nella brutta copia passata su RaiSat Cinema anni fa.

12 luglio 2024

Una storia allucinante (John Llewellyn Moxey, 1972)

Riunione decisiva al Municipio.

Film per televisione da cui venne poi tratta una serie tv vera e propria (Kolchak: The Night Stalker).

Carl Kolchak è un reporter vecchio stile che si occupa di cronaca nera a Las Vegas. Inizia a seguire il caso di un misterioso killer che uccide giovani donne e le dissangua completamente: sarà mica un vampiro? La risposta è ovviamente affermativa.

Dignitoso ma dimenticabile prodotto di puro intrattenimento, è costruito in modo scolastico (le continue baruffe tra il giornalista e il suo direttore) ma diretto con mano solida. Qualche perplessità sulle scene d'azione, un po' troppo fumettistiche per i miei gusti.

Visto in una copia di provenienza ignota, forse un mux da bluray estero.

Un garibaldino al convento (Vittorio De Sica, 1942)

Le due amiche in punizione.

Gradevole commedia sentimentale di sfondo pseudo-risorgimentale diretta da Vittorio De Sica, che si ritaglia anche un piccolo cameo.

Maria Mercader e Carla Del Poggio sono due ragazzette che si detestano. Quando entrano in un collegio di suore però le due finiscono col fare amicizia, e si alleano per nascondere un giovane garibaldino ferito (Leonardo Cortese) con l'aiuto del custode.

Film leggero e ben costruito, con attori di classe e gustose caratterizzazioni dei personaggi secondari: su tutti spicca suor Ignazia, una spassosa Dina Romano. Carla Del Poggio è già meravigliosamente brava, nonostante i soli 17 anni.

Bella anche la cornice che apre e chiude il film, che è narrato in flashback. Il finalone a cavallo, poi, ha un gusto quasi western.

Visto nella copia trasmessa dai canali Rai.

10 luglio 2024

Una sposa per Mao (Albino Principe, 1971)

L'insipido protagonista.

Tremendo sotto-prodotto diretto da Albino Principe, nientemeno.

Il film inizia con minuti e minuti di voce fuori campo che dialoga con un pappagallo parlante. La regìa è elementare, gli attori sono scialbi e solo parzialmente salvati da un doppiaggio professionale. Si respira aria di dilettantismo puro, e la noia fa capolino già dopo pochissimi minuti dall'inizio.

Io ho retto poco più di venti minuti. Una volta la mia soglia di sopportazione era ben maggiore, ma che ci posso fare? A tratti mi è sembrato di assistere a uno dei capolavori di Sergio Pastore. E non aggiungo altro.

Visto in un'ottima copia, per quanto leggermente scattosa, emersa di recente dal palinsesto di chissà quale rete.

05 luglio 2024

The Zone - Road to Chernobyl (Alessandro Tesei e Pierpaolo Mittica, 2018)

Un casermone di Pripyat.

Questo documentario racconta di un gruppo di persone che entra illegalmente nella zona di sicurezza intorno alla ex centrale nucleare di Chernobyl. C'è chi lo fa per spirito di avventura, chi per semplice curiosità e chi per motivi etico/filosofici invero un po' bizzarri.

Chiaramente una zona disabitata da oltre 30 anni ha un suo fascino particolare, e il fatto che tutto sia rimasto come ai tempi dell'Unione Sovietica è un ulteriore motivo di interesse storico per chi decide di avventurarsi da quelle parti.

Il documentario è abbastanza interessante, anche se alcuni momenti puzzano un po' troppo di costruito. E i segmenti girati in studio con la ragazza che racconta quanto accadde nel 1986 fanno ridere, anche per l'enfasi e il tono sussurrato del commento, letto dalla doppiatrice Vanina Marini.

Visto su Prime Video.

04 luglio 2024

Stalker (Andrej Tarkovskij, 1979)

Lo stalker.

Uno dei film più noti del regista russo, è un lento ma affascinante viaggio all'interno della "zona", un posto dove le leggi della fisica non sono applicate nel modo che conosciamo.

Due uomini tentano il rischioso viaggio nella zona, per poter raggiungere una misteriosa stanza che - a quanto pare - ha il potere di soddisfare il più recondito desiderio di ogni persona che vi entri. La coppia si fa accompagnare da uno stalker, cioé una guida che conosce la zona e sa come evitare le sue insidiose trappole.

Tutto questo è molto teorico, dato che nella pellicola vediamo tre uomini che vagano in mezzo alla campagna o all'interno di un edificio industriale abbandonato e cadente: niente di più. Eppure, se si ha un po' di pazienza (il film dura circa 160 minuti) l'atmosfera inizia a prendere corpo, e tutto quello che racconta lo stalker diventa reale, persino plausibile. Merito della regìa di Tarkovskij, oltre che delle spettrali scenografie, curate dal regista in prima persona.

Film difficile, sarò onesto. Lunghi silenzi, interminabili piani sequenza: cinema poetico, anzi direi filosofico. Merita la visione, però, e lascia qualcosa dentro anche grazie alla potenza e alla profondità di certi dialoghi.

Visto in un rip da bluray di origine ignota.

01 luglio 2024

Razza padrona (Roland Klick, 1974)

Una fotobusta col titolo originale del film.

Dramma sul disagio giovanile girato ad Amburgo.

Buon film. Willi è un giovane sbandato che vive per strada commettendo piccoli furti per tirare avanti. La sua discesa è inarrestabile, tra incontri sbagliati, umilianti compromessi e una sempre maggiore indifferenza verso sé stesso e il prossimo.

C'è qualcuno che fa di tutto per aiutarlo: un giornalista dal cuore d'oro, che obiettivamente parlando non è descritto in modo molto credibile ma pazienza. La sua fidanzata oltretutto regala un paio di nudi integrali, quindi ben venga la sua presenza. Chiaramente il film finisce male, ma con un barlume di speranza.

Visto nell'ottimo bluray tedesco della Subkultur, con audio italiano. 

L'importante è non farsi notare (Romolo Guerrieri, 1979)

Lo sbarco delle Sorelle Bandiera.   Coraggioso quanto scriteriato tentativo di lanciare al cinema Le sorelle Bandiera, il trio di travestiti...