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| Una immagine promozionale. |
Documentario su don Mario Merola, a quasi vent'anni dalla morte.
Purtroppo quasi del tutto privo di scene dei suoi film (presumo per problemi di diritti), racconta la parabola di Merola da umile camallo del porto di Napoli a re della sceneggiata. Non manca qualche luogo comune, come ad esempio il concorso canoro al teatro Trianon a cui Merola venne iscritto a sua insaputa (!). Numerosi gli intervistati, compresi i tre figli, ma le cose meno banali si sentono da Nino D'Angelo e Gigi D'Alessio, a mio parere.
Ci sono anche delle brevi sequenze animate, di cui francamente non si capisce bene l'utilità ma pazienza. Da segnalare l'orrendo scivolone del critico Valerio Caprara, quando nomina Michele Massimo Tarantini tra i registi storici di Merola: ma quando mai.
Visto su Rai 3 in prima serata.

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