
La passione nel suo momento apicale.
Gustoso dramma sentimentale diretto dal bravo Carmine Gallone.
Gino Cervi è uno stimato avvocato sposato con la bella Luisa Ferida: i due hanno una figlia piccola, e sembrano felici. In realtà la moglie ha una tresca con Andrea Checchi, che lavora proprio nello studio del marito come aiutante. Quando Cervi scopre tutto, sembra profilarsi all'orizzonte la tragedia; invece tutto rientra in qualche modo nella normalità, con Checchi che lascia la città e i due coniugi forzati a restare insieme dalle convenzioni, oltre che dalla presenza della bambina.
Ambientato nella Ivrea di fine Ottocento, dopo una prima mezz'ora abbastanza piatta prende sapore nella seconda parte, grazie anche alle ottime prove dei tre protagonisti, cui si aggiungono il delizioso Enrico Viarisio e un impeccabile Jules Berry, nei panni del padre snaturato di Andrea Checchi.
Luisa Ferida secondo me era veramente brava, oltre che fotogenica in modo imbarazzante. Davvero un peccato che abbia fatto una fine così triste.
Tra i pochi esterni di Ivrea visibili nel film, si riconosce il Duomo della città:
Visto nella copia trasmessa dalla Rai: video discreto, audio mediocre.

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