20 aprile 2025

Todo modo (Elio Petri, 1976)

Mastroianni inizia gli esercizi spirituali.
 

Straordinario apologo grottesco di Petri tratto da un racconto di Leonardo Sciascia.

Film cupissimo, nero, claustrofobico e disperato. Fondamentamente si può leggere come un processo alla Democrazia Cristiana, che allora reggeva le sorti del paese da trent'anni, ma è anche molto altro.

Volonté è inarrivabile nei panni del Presidente, personaggio ispirato in modo scoperto ad Aldo Moro, ma il don Gaetano di Mastroianni non gli è da meno. Composito quanto bizzarro il cast secondario, che vede affiancato Ciccio Ingrassia a Michel Piccoli: quest'ultimo truccato come Andreotti. Anche la presenza di Tino Scotti, qui al suo ultimo film, è quantomeno singolare oltre che del tutto incomprensibile nello sviluppo della storia.

Il film procede forse un po' lentamente nella prima parte, prima di arrivare all'escalation finale che accumula cadaveri in modo addirittura parossistico. "Il fuoco dell'inferno non dà luce", dice don Gaetano a un certo punto: grande battuta.

Non ho la pretesa di comprendere in modo pieno un'opera così complessa, ma istintivamente mi attrae, ed è un film che rivedo sempre con piacere ed ammirazione, anche per il coraggio che fu necessario per mettere in piedi una produzione del genere in quel momento storico.

Rivisto nel dvd italiano Mustang.

 

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