20 marzo 2022

SS Lager 5 - L'inferno delle donne (Sergio Garrone, 1977)

Le ragazze scelte per il bordello degli ufficiali.

Il nazierotico, genere infame come nessun altro mai prodotto dal nostro cinema. Sergio Garrone, fratello del più noto Riccardo e regista di una dozzina di pellicole, si dedicò al filone con due film: questo, e il precedente Lager SSadis Kastrat Kommandatur. I titoli dicono già molto, obiettivamente.

La storia è quella di un gruppetto di prigioniere ebree che cerca di evadere da un lager, chiaramente dopo averne subite di ogni. Ma soprattutto prima che arrivino i russi, dato che i nazisti hanno già pianificato di eliminare tutti i superstiti del campo e dare fuoco all'intera baracca.

Debbo dire - con tutta sincerità - che questi film hanno esercitato per molto tempo un fascino morboso, su di me. Arrivati a una certa età, però, si finisce addirittura con il vergognarsi di averli in casa. Utilizzare l'olocausto come pretesto per uno squallido film di pura exploitation... mah. Starò invecchiando io, immagino. Almeno l'accostamento tra il girato e alcune vere sequenze filmate nei lager avrebbero potuto risparmiarcelo, comunque.

Prodotto con due lire e con pochi attori, all'insegna di un minimalismo poveristico che accresce ulteriormente il disagio della visione, il film non offre granché dal punto di vista erotico, mentre è senz'altro prodigo di scene violente, tra torture varie e qualche rogo dall'effetto involontariamente comico. Belle le musiche del maestro Pregadio, peraltro in odore di riciclo. Anche il lager è ricostruito molto rozzamente.

Visto nel dvd ceco della Ritka, quasi certamente non integrale. Me ne farò una ragione.

 

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