22 giugno 2024

Roma violenta (Marino Girolami, 1975)

Una fotobusta della pellicola.

Titolo fondamentale del poliziesco all'italiana diretto da un vecchio regista più attivo nella commedia.

Violenza urbana che dilaga, polizia impotente, cittadini esasperati: in pochi minuti il film ha già messo in tavola tutte le sue carte migliori. Se questo Roma violenta funziona così bene, comunque, è per la scelta del protagonista. Di commissari incazzosi e tutti di un pezzo ne abbiamo visti a bizzeffe, ma mai uno come Maurizio Merli. Il suo furore assoluto abbinato al suo sguardo glaciale secondo me donano alla storia quel quid in più che nessuna sceneggiatura avrebbe mai potuto dare.

Poi si potrebbe parlare per anni (e del resto lo si è fatto) dei caratteristi con le giuste facce scelti per i ruoli secondari, o della grande musica dei fratelli De Angelis, o ancora del notevole inseguimento automobilistico girato per le strade sopraelevate di Roma. Ma è inutile dilungarsi, il film è un caposaldo del suo genere e tale resta dopo quasi 50 anni. Bellissimo anche il finale sospeso, con il commissario che forse viene mitragliato vigliaccamente alla schiena e forse no.

Rivisto parte in VHS Number One e parte su Youtube, dato che il nastro mi stava dando qualche problema.

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